Suini

<h1>Suini</h1>

Martini è un nome importante della suinicoltura italiana, ma non tanto, o non solo, per le dimensioni. Lo è diventato perché tutti i settori di quest’attività economica ne testimoniano il diretto coinvolgimento: dal centro verri di prim’ordine agli allevamenti di moltiplicazione, dagli svezzamenti specializzati agli allevamenti da ingrasso, dalla produzione di mangimi alla macellazione, alla trasformazione delle carni. Dunque un gruppo integrato, e tanti professionisti che nel tempo hanno avuto il privilegio di fare esperienza a tutti gli stadi della filiera, continuando tuttora a studiare l’animale da ogni prospettiva possibile, e determinando con il loro lavoro la qualità e la forza di questa organizzazione.

Anche i mangimi Martini sono l’espressione di questo sistema, non sono un fine, ma lo strumento idoneo al raggiungimento del miglior risultato finale: quello presente sulle tavole di chi apprezza e premia il nostro lavoro. Il privilegio dei mangimifici Martini è tutto qui: raccogliere suggerimenti, aspettative e osservazioni da tutti i settori del gruppo, farne tesoro e quindi proporne la sintesi nell’alimento zootecnico.

Da questo nasce la specializzazione degli stabilimenti, e in particolare di quello per la produzione di mangime da suinetti: dal sottoscrofa agli svezzamenti. Si tratta dei prodotti più sofisticati in asssoluto e per la cui preparazione si giustifica l’uso di materie prime preziose, ma il cui utilizzo richiede impianti dedicati e a quel fine autorizzati. Dunque, soluzioni impiantistiche e requisiti legali impegnativi per costi e qualificazione del personale.

Ma le attenzioni per le soluzioni impiantistiche su misura non si esauriscono con il mangime dei suinetti. Anche negli stabilimenti dove si producono mangimi per suini in accrescimento, all’ingrasso e riproduzione infatti, sono state predisposte linee di fabbricazione qualificate per l’ottenimento di mangimi a granulometria diversificata. Dunque una particolare cura per le caratteristiche fisiche: non solo pellet, sbriciolati e sfarinati, ma farine con dimensioni differenziate delle particelle. Sono tutti interventi utili alla remissione di fatti sanitari contingenti (erosioni e ulcere della parete gastrica, costipazione) se non proprio di risposte alle richieste delle case di selezione di alcune scrofe iperprolifiche allevate anche in Italia. Martini queste cose le sa e le fa per tante ragioni, ma soprattutto perché alleva anche quelle scrofe. E quando chi produce alimenti zootecnici, alleva anche gli animali che quel mangime dovranno mangiare, non c’è spazio per compromessi e ripieghi.

Infine uno sguardo ai mangimi destinati all’accrescimento e all’ingrasso. D’accordo, sono i mangimi meno “tecnologici” del sistema suinicoltura, ma per quanto ritenuti poco sofisticati, pretendono tante attenzioni, Se non altro perchè proprio lì i numeri diventano importanti e anche un piccolo errore, o una trascuratezza, moltiplicata per questi volumi enormi, fa la differenza. Anche il mangime da ingrasso costituisce quindi una sfida, e niente va lasciato al caso. Alla Martini lo sappiamo e lavoriamo per eliminare queste inefficienze. Lo facciamo per noi, per chi collabora con noi e per chi acquista i nostri mangimi e i nostri servizi.

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